TikTok il social della Generazione Z
Fino a qualche tempo fa si chiamava Musical.ly, dal 2 agosto 2018 ha cambiato nome e si chiama TikTok. Oggi la community di TikTok ha più di mezzo miliardo di utenti, e nel 2018 è stata la terza app più scaricata al mondo. Viene considerata ancora come un’app ma è a tutti gli effetti un social network in continua e sempre più rapida evoluzione.
Di che si tratta?
TikTok nasce in Cina nel 2016 sviluppato dalla ByteDance. Nel 2017 si fonde con Musical.ly, piattaforma che si rivolgeva a adolescenti e la cui filosofia era simile a quella dell’attuale TikTok. Al social network si può accedere solo tramite l’app ufficiale e attraverso essa gli utenti possono creare brevi clip musicali di durata variabile tra i 15 e i 60 secondi. In breve tempo è diventa famosissima, al momento si calcolano più di 12 milioni di video pubblicati ogni giorno, da tutte le parti del mondo e in tutte le lingue. Come detto l’app nasce con l’intento di far creare clip musicali ma nel tempo gli utenti hanno cominciato a creare anche brevi gags, declaration video, video ironici e come vedremo anche video pubblicitari.
Cosa possiamo vedere su TikTok?
Su questo social i protagonisti sono i ragazzi della Generazione Z e cioè tutti coloro nati tra il 2000 ed il 2010. Una delle qualità di questo social è che da spazio libero alla creatività artistica dei ragazzi. I tiktokers infatti si esibiscono facendo un po’ di tutto: cantando, ballando, inscenando brevi gags, mettendo in mostra quello che sanno fare meglio, alcuni fanno vedere come cucinano dei piatti succulenti, altre svelano i segreti di un trucco perfetto, altri ancora mostrano come creare origami e giochi di vario genere e chi più ne ha più ne metta. Ad aiutare i tiktokers nelle lor performances ci sono gli strumenti che l’app mette a disposizione: filtri immagine predefiniti, Time-lapse, scorrimento veloce, sincro-voice, video da abbinare alle clips dei tiktokers e tanto altro ancora.
Un social per la Generazione Z
Chiunque, se maggiore di 13 anni, può scaricare l’app e creare un profilo su TikTok ma appena ci si collega salta subito all’occhio che la maggior parte dei video pubblicati è creata da adolescenti. In questo social la Generazione Z parla con le immagini, i suoni e il linguaggio proprio di chi è nato nel primo decennio del 2000, un linguaggio che a volte fatica ad essere recepito e correttamente interpretato da chi invece come me fa parte della Generazione X o addirittura da chi è ancora più anziano. TikTok crea nuovi influencer, i tiktokers più famosi, quelli con maggiore consenso e quindi maggior numero di followers e di likes ai loro post. Sono delle vere e proprie stars nel mondo della Generazione Z molto di più delle stars del mondo dei grandi e della TV che viene ormai guardata sempre meno dai ragazzi. Esempio lampante Fiorello, star indiscussa della TV che però fatica ad emergere su questo social network.
Chi sono le stars di TikTok?
Gli idoli indiscussi di TikTok appartengono sono tutti teenagers. Spesso sono completamente sconosciuti a chi è un po’ più agèe ma famosissimi tra i ragazzini. Dei veri e propri influencers per i loro coetanei. Chi sono i tiktokers più famosi al momento? Proveremo a fare qualche nome:
Virginia Montemaggi
oltre 4 milioni di followers
Popolare a tal punto da scrivere per i suoi fans e non solo un libro dal titolo: “TheBattle”
Marta Losito
oltre 2 milioni di followers
Cecilia Cantarano
quasi 1 milione di followers
Ha pubblicato la sua pria canzone, pubblicata anche sul suo canale Youtube che si chiama Sagapò
Marta Daddato
oltre 600 mila followers
Ha pubblicato la sua pria canzone, pubblicata anche sul suo canale Youtube che si chiama Sono una bomba
La sicurezza dei minori
In un social fatto da giovanissimi che si rivolge a giovanissimi si possono nascondere dei pericoli? Le clips sono controllate? I minori sono davvero tutelati? Queste sono le domande che qualsiasi genitore si pone parlando di TikTok. Se pensiamo al bullismo, beh questa piaga sembrerebbe non fare parte di questo social. Qui la quasi totalità dei messaggi inviati esprime sostegno verso i propri idoli senza eccedere o insultare. Scorrendo i messaggi inviati ci è capitato di scorgere ad esempio diverse critiche ma costruttive e senza esagerazioni a cui i tiktokers ribattevano ma sempre molto educatamente. Un problema invece potrebbe essere rappresentato dalla pedofilia online. C’è da dire che i minori di 13 anni non potrebbero iscriversi al social, clausola facilmente aggirabile (basta mentire sull’età) ma TikTok sta correndo ai ripari e ha messo a punto una strategia di verifica atta a bloccare gli account fasulli, non verificati e di ragazzini apparentemente sotto i 13 anni. Ricordiamo che il social ha già ricevuto una multa salatissima per non aver messo a punto politiche di tutela dei minori ed è subito corsa ai ripari.
I tiktokers guadagnano qualcosa?
Sicuramente fama tra i propri coetanei ma i più seguiti, come è facile intuire, diventano influencer per milioni di loro coetanei e quindi “preda” dei grandi brand che fanno a gara per far si che durante le esibizioni i tiktokers indossino le magliette con il loro marchio oppure dicano o facciano qualcosa che ricordi il brand. Il marketing rimane sempre il solito anche se cambia il mezzo di trasmissione del messaggio pubblicitario.
Le aziende come si stanno comportando?
La maggior parte delle aziende ancora fatica a stare dietro ad un mondo che muta sempre più velocemente, quindi, la stragrande maggioranza delle PMI ignora TikTok. La conoscono invece i grandi brand che hanno cominciato da tempo ad intercettare i tiktokers più gettonati per proponendogli ingaggi al fine di sponsorizzare il loro marchio. Twilia ha cominciato a proporre TikTok ai propri clienti il cui business si rivolge ad un pubblico di adolescenti: scuole di musica, scuole di ballo, palestre, ecc.
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