La formula del successo (10 idee per i negozianti)

La formula del successo (10 idee per i negozianti)

Esiste davvero la formula del successo?

Se hai un’attività, un negozio o una piccola impresa locale, è una domanda che almeno una volta nella vita ti sarai posto.

Probabilmente esiste una formula vincente, anzi ne esistono tante, tutto sta nel trovarle. Il gioco consiste nel trovare quella o quelle formule che meglio si adattino alle esigenze della tua impresa e della tua clientela.

Fondamentale è avere un metodo; inoltre è necessario informarsi, aggiornarsi e seguire delle strategie di marketing e social media marketing. Le tecniche di marketing vanno utilizzate opportunamente poiché, se male adoperate o interpretate, potrebbero rivoltarsi contro come un boomerang fuori controllo; occorre procedere con estrema cautela, valutando di volta in volta i risultati, esaminando i passi compiuti, rivedendo i propri comportamenti e le tecniche utilizzate, fino a trovare quella che, in quel momento, per quel tipo di cliente, sia efficace.

Altrettanto importante è tenere presente che nessuna tecnica è valida per sempre, i tempi cambiano rapidamente così come varia ciò che vuole la clientela, quello che era valido negli anni 90 o nei primi anni del 2000 non è detto che sia valido anche adesso. Fare impresa è davvero “un’impresa”; a qualsiasi livello si decida di farlo, bisogna rischiare, scommettendo su se stessi e sulle proprie capacità, stando attenti a misurare i passi pur investendo in idee innovative, in formazione, in pubblicità.

Una buona pratica potrebbe essere quella di stabilire un budget mensile da usare per la promozione della propria attività e mantenerlo basso per i primi tempi, riservandosi di incrementarlo /in seguito alla crescita del proprio business. Un pizzico di ambizione non guasta, è fondamentale imparare a leggere il mercato, tenendolo costantemente d’occhio e tenendosi informati, capire come espandere la propria impresa e quale sia la strada migliore da intraprendere. Cercare sempre di non farsi travolgere dagli eventi ma di dominarli, una barca da sola in balìa delle onde è destinata a schiantarsi sugli scogli mentre una barca condotta saldamente da un timoniere attento ha molte più probabilità di raggiungere la riva.

Un’altra cosa da tenere presente è che nonostante le grandi multinazionali del commercio elettronico facciano sentire la loro dirompente presenza sul mercato non vuol dire che piccole realtà non possano emergere, tutto sta nel proporre le offerte giuste cercando di promuovere bene la propria azienda sul web…nulla è impossibile per chi lo vuole veramente.

I commercianti del nuovo millennio stanno pian piano imparando a conoscer il World Wide Web (www). Viviamo in un epoca di transizione, al tempo dei nostri padri non esisteva e di conseguenza noi, figli di commercianti che trascorrevamo i nostri pomeriggi a fare i compiti dietro il bancone del negozio, ci siamo trovati immersi in una realtà nuova e perfettamente sconosciuta, della quale solo in un secondo momento abbiamo imparato a discernere la componente ludica da quella professionale. Se alcuna differenza era percepibile tra il negoziante degli anni 50 e quello degli anni 80, non si può dire la stessa cosa di un commerciante degli anni 80 ed uno di oggi. Siamo cresciuti in una realtà molto differente da quella attuale. Fino a metà degli anni 90 il commercio era completamente differente, tutto era più ovattato, più calmo, meno frenetico. Si viveva quasi in un’era bucolica del commercio. Il fulcro attorno al quale tutto si muoveva era il quartiere, la clientela era stabile, non esistevano i centri commerciali, il panettiere era quello sotto casa conosciuto da tutti, il fruttivendolo era quello di fiducia e per comprare il collare al cane si pensava al negozio di animali in fondo alla strada; nella bottega di generi alimentari andavi a comprare la merenda da portare a scuola ogni mattina;  così potremmo andare avanti per ore.

Il negoziante, nei piccoli centri come anche nei quartieri delle grandi città, era una persona di fiducia, un volto amico, una persona che imparavi a conoscere, con il quale entravi in confidenza, con cui scherzavi. Non era un vero e proprio imprenditore, spesso preferiva rimanere in uno stato intermedio tra negoziante e imprenditore, si limitava a mantenere costante nel tempo la clientela acquisita, di tanto in tanto portava qualche innovazione nel proprio negozio ma solitamente tendeva ad essere conservatore piuttosto che innovatore. Poi, verso la metà degli anni 90, successe qualcosa, scoppiò una bomba. La deflagrazione non fu avvertita immediatamente anzi fu probabilmente da molti ignorata, e in molti si dovettero ricredere qualche tempo dopo quando furono veementemente scossi dalla sua poderosa onda d’urto. In realtà furono due gli eventi determinanti che sconvolsero il mondo del commercio cambiandone per sempre le regole: l’affermazione delle multinazionali del commercio e della grande distribuzione e l’avvento di Internet.

L’effetto dell’ingresso delle multinazionali sul mercato è per certi versi paragonabile a quello che avrebbe l’ingresso di un elefante in una cristalleria: ne sconvolsero tutti gli equilibri. Non solo avevano molti più soldi da investire ma utilizzavano anche armi delle quali il negoziante medio non ne aveva mai nemmeno sentito parlare: le tecniche di marketing.

Per quel che riguarda Internet invece, ci volle molto tempo per cominciare a capire bene le opportunità che offriva nell’ambito del commercio. In un mondo basato sul contante, fatto di acquirenti che acquistavano merce da negozianti in carne ed ossa, pensare di consegnare i propri soldi ad un negozio online era qualcosa di inconcepibile. Anche se ancora oggi (il periodo di transizione non è ancora terminato) ci sono persone che hanno difficoltà a fare acquisti online, gli utenti si stanno sempre più abituando a questo nuovo modo di fare e di intendere il commercio, per cui ben presto i negozi così come li conosciamo non esisteranno più, si acquisterà solo sul web. Le grandi multinazionali come Amazon si stanno preparando: tra non molti anni impianteranno degli hub di stoccaggio in punti nevralgici e, una volta ricevuto un ordine, da questi hub partiranno dei droni robot che recapiteranno in brevissimo tempo la merce a casa dell’acquirente. Fantascienza? Assolutamente no, tecnicamente è già possibile realizzare tutto questo solo che oggi a frenare lo sviluppo di tali impianti sono per lo più questioni di sicurezza.

Cosa possiamo fare noi piccoli imprenditori davanti a tutto questo? Non bisogna darsi per vinti, significherebbe soccombere. In realtà, abbiamo ancora un punto di forza rispetto alle multinazionali, siamo prima di tutto persone in carne ed ossa e amiamo il nostro mestiere, abbiamo empatia con i nostri acquirenti, sappiamo cosa vogliono, li conosciamo bene; tutto sta nel saperci aggiornare e nel saper stare al passo coi tempi. Non tentiamo di resistere su posizioni che andavano bene qualche decennio fa, guardiamo avanti, guardiamo al futuro mantenendo bene in mente le nostre tradizioni.

Noi di Twilia abbiamo pensato di fornirvi qualche spunto, qualche idea per intraprendere il cammino nel social media marketing del millennio appena cominciato. Vogliamo suggerirvi qualche idea che potrà esservi utile nell’impostare una strategia di marketing che si riveli vincente. L’importante è non scoraggiarsi, rimanere sempre aggiornati e, a differenza dei negozianti del passato, utilizzare una buona dose di inventiva nonché gli strumenti che la rete mette a nostra disposizione.

Ecco le nostre 10 idee per il tuo negozio: